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5 cose che un papà in sala parto non può non sapere

\"randy-rooibaatjie-644357-unsplash\"Caro papà del nuovo millennio, due chiacchiere generiche con te sui papà in sala parto le abbiamo già fatte in questo post, ma lo sappiamo che non siamo state abbastanza pratiche per i tuoi gusti, lo sai?

Tu sei lì, a vedere la tua compagna arrotondarsi intorno al tuo bambino, e noi siamo venute a dirti che né tuo padre né tuo nonno, con ogni probabilità, possono aiutarti con la loro esperienza dato che tu sei parte della prima generazione di uomini ammessi (e attesi!) in sala parto.

Bell\’aiuto eh? Con tutti gli scompensi emotivi (di lei, ma sotto sotto, ammettiamolo anche tuoi) che con ogni probabilità costellano le vostre giornate, forse speravi in qualche parola più concreta.

Eccola, in questo post. Solo per dirti, stai sereno: in quel marasma che è la gravidanza umana, in quel labirinto che sono i corsi preparto e le cose da fare e decidere, qualche punto fermo c\’è. Ed è anche qualche punto pratico e razionale come certamente piace a te.

1. Tutto quello che sai, è falso.

Cominciamo bene! No, lo sappiamo che nel tuo lavoro sei bravissimo! Però tutto quello che sai sul parto, veramente, deve essere attentamente vagliato prima di decidere che può esservi utile. Facciamo subito un test pratico.

Quale di queste immagini NON è tratta da una scena di parto vaginale fisiologico assistito da personale qualificato?

Se hai risposto \”La sesta\”, sei in buona compagnia. Abbiamo testato moltissimi uomini e finora hanno risposto tutti come te! Cosa c\’entrano quei due?

Eh, c\’entrano, perché anche quello è un parto vaginale.

Assistito da personale qualificato.

E un parto fisiologico (cioè sano), anzi proprio più di tutti gli altri. Questo non significa certo che tu debba immaginare per forza di entrare in vasca con la tua compagna che forse tra l\’altro nemmeno vuole partorire in acqua (e magari anche la canotta nera non fa parte del tuo guardaroba!), ma il punto è un altro.

Chiediti, onestamente, se le prime 5 foto fanno parte di quello che tu immagini essere un parto normale.

Se la risposta è sì, è importante che tu sappia che in tutte quelle foto le donne – e i loro bambini – stanno facendo molta più fatica di quanta sarebbe necessaria e sono assistite in modo subottimale rispetto alle linee guida dell\’OMS e alle necessità umane.

È un fatto, ma purtroppo il post diventerebbe troppo lungo a spiegartelo nel dettaglio. Ma è un fatto, dimostrato e dimostrabile.

E quindi in pratica? Prendi atto che film e serie tv ti hanno disinformato pesantemente sul parto (leggi qui) e inizia questa avventura a cuore aperto: cercando la vostra strada e il vostro personale immaginario. Per accogliere vostro figlio.

2. Lei sembra rimbambita, e un po\’ lo è. Ma questo è molto logico! \"bca3f1_dbac55bbf3324259afdece1b34bb8da9\"

È certamente capitato (e se non lo è non farti illusioni, capiterà presto) che Lei abbia avuto qualche comportamento o qualche reazione, come dire?, non tanto razionali (hai presente quella volta che si è messa a piangere guardando Fantozzi?).

Tu, come ogni essere umano di sesso maschile, di fronte a cotanta emotività strabordante potresti avere qualche cedimento. Già stai per diventare padre, ci manca solo che Lei si metta a fare la matta, no?

Ti farà piacere sapere che c\’è una ragione molto logica per cui Lei è sempre meno logica. Parto e maternità passano molto dal corpo e dalle emozioni, e pochissimo dalla logica.

E la parte di cervello umano che di solito si occupa di cose logiche (la neocorteccia, che gli umani hanno ma gli altri mammiferi no), dal momento che per partorire -come per fare l\’amore- serve a poco, si mette educatamente da parte. Il cervello più profondo e primitivo è al  comando (un po\’ come quando tu devi avere un\’erezione. È una questione di tigri dai denti a sciabola.)

È assolutamente logico che Lei sia sempre meno logica, accettalo con logica e con dolcezza e lascia perdere discussioni troppo concrete quando Lei ha solo bisogno che qualcuno faccia sentire al suo cervello primitivo che è al sicuro. Tra l\’altro, tienila bene a mente questa cosa…perché in sala parto raggiungerà un picco estremo!

E quindi in pratica? Quando vedi che in Lei il cervello emotivo prende il sopravvento (perché fa il suo lavoro) parla meno, soprattutto di cose logiche, e abbracciala di più! 

3. In sala parto servi un po\’ animale.

È possibile che tutti intorno a te diano per scontato che tu in sala parto ci vada, ed è bellissimo che magari anche tu lo dia per scontato. Ma per esserci davvero in sala parto, che è cosa ben diversa dall\’andarci e basta, serve che tu abbia preso in seria considerazione questa cosa: il parto è una cosa da mammiferi. Davvero un po\’ animale. Prima dicevamo che Lei è poco logica; ecco, in sala parto Lei è proprio tutta corpo ed emozioni. \"2-birth-becomes-her-winners-selena-1518726602\"Non cascare nella tentazione di accettare pratiche di assistenza antiquate, che hanno messo al centro il controllo logico e da parte l\’istinto (leggi questo post sui centimetri di dilatazione se vuoi un esempio concreto).

Partorire naturalmente, per il corpo di una donna, è molto più simile a una notte di sesso che a un\’operazione chirurgica. Devi essere pronto a vedere la tua donna in questo stato un po\’ crudo e animale, a sostenerla nel lasciarsi andare. Soprattutto oggi, quando in tanti ospedali puoi trovare ostetriche e ginecologi preparati e aggiornati che si sono lasciati alle spalle abitudini datate come i lettini ginecologici, scomodi sia per la mamma che per il bambino.

Parlatene tra di voi. Siate certi che questo aspetto del parto sia ok per la vostra coppia. Che l\’uscita di un po\’ di cacca prima del bambino (evenienza altamente probabile!) sia per entrambi una cosa dolce e non motivo di imbarazzo.

Non fa per voi? Ditevelo con serenità e trovate insieme una compagna di parto alternativa che funzioni per entrambi. In sala parto a Lei non serve la parte razionale del suo cervello: le serve però molto qualcuno che, razionalmente, sostenga e protegga il suo lato istintivo.

E quindi in pratica? Sii tu il cervello razionale! Sii tu la persona di riferimento tra Lei e chi la assiste. Proteggila, sostienila (emotivamente e fisicamente)…baciala, e anche appassionatamente. E già che ci sei assicurati che le luci stiano spente, le voci basse e nessuno la interrompa e la disturbi inutilmente!

4. Il panico è previsto da Madre Natura (Dio, o l\’Ammasso Casuale di Atomi, scegli tu).

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C\’è un momento del travaglio, quando il bambino è davvero quasi pronto a nascere, in cui il cervello della donna rilascia una scarica di adrenalina.

Quello è l\’ormone degli ottovolanti, nemico giurato dell\’ormone che presiede il parto (e anche l\’accoppiamento, torniamo al discorso delle tigri!).

Eppure a un certo punto questa adrenalina serve: è una specie di richiamo interno per attivare la mamma e, pare, anche i polmoni del bambino. Il problema è che Lei potrebbe percepirlo come una grande paura, un\’ansia improvvisa di non farcela o persino di morire.

E quindi in pratica? Adesso che lo sai, sei pronto a riconoscere quel momento come qualcosa di utile.

È il vostro muro, di là c\’è vostro figlio: fai in modo che non diventi la finestra per interventi e interferenze all\’ombra del \”qualcuno la aiuti\”.

E ricordati che l\’adrenalina è contagiosa…se ti accorgi che quello che si sta agitando sei tu, esci a prendere una boccata d\’aria. Lei ha bisogno di fidarsi di sé stessa, del suo corpo, ma anche di te e del vostro bambino. E di lasciare andare.

5. Tu non stai per diventare papà. Eh, non fare quella faccia, è così.

\”Complimenti, lei è diventato padre!\” è sempre stata una grossa balla. Nessun uomo diventa padre al momento del parto, così come Lei non diventerà mamma.

Tu sei già il papà di quel bambino. E sarai già il suo papà al momento del parto, che poi è la sua nascita. Il tuo bambino condivide il corpo e le emozioni della sua mamma, ancora di più mentre tutto intorno a lui sta cambiando e si prepara a quel grande viaggio che è la vita fuori dalla pancia.

Tu prendilo per mano subito: fai che la sua sia una nascita dolce. Non solo dopo che è nato, ma mentre lo sta facendo!

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Se ti fosse rimasta la curiosità di quella foto dei due che si baciano… qui trovi il video  completo di quella nascita: una cosa un po\’ diversa da quella che siamo abituati a considerare la norma…

Far nascere tuo figlio è solo un altro modo di fare l\’amore. E funziona anche in modo molto simile…guarda il video The performance – Sex like birth per esserne sicuro!

Buon viaggio a te e alla tua famiglia.

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