Il libro di cui vi parliamo oggi è denso e provocatorio: Maternità, tra estasi e inquietudine di Laura Gutman, argentina, psicoterapeuta di scuola junghiana e allieva a Parigi di Françoise Dolto.
Per noi, onestamente, è un libro un po\’ alla frontiera massima a cui ci spingiamo di quella che consideriamo la zona \”hippy\” (in senso ironico) del parlare di parto: quella zona in cui si dicono cose spesso altamente condivisibili ma troppo vicine al lato emotivo e non del tutto quantificabile della vita e per questo spesso esposte al rischio di risultare convincenti solo per chi già le comprende e condivide e criticabili da altri (ad esempio quando parla delle malattie classiche dei bambini come manifestazioni dell\’Ombra delle madri). Su questa frontiera però la Gutman si muove con destrezza esemplare e grande e intelligente profondità, e a noi piace molto.
\”Per comprendere l\’universo del bambino è necessario utilizzare la conoscenza intuitiva non quella razionale, dal momento che egli è un essere retto da bisogni e regole che sfuggono alle strutture mentali degli adulti.\”
I primi capitoli su parto e allattamento sono illuminanti, serissimi e importantissimi (sia per le mamme in attesa che per chi lavora con loro). Un elenco accurato e molto critico delle assurde pretese e abitudini della nostra società. Una guida saggia a quell\’Ombra della madre che ogni bambino riattiva e frequenta abilmente e la società cerca di contenere in modelli assistenziali e culturali che in realtà la nutrono.
Il tema della violenza (fisica e emotiva) del parto, di cui già abbiamo letto in Leboyer, torna: rivisitato questa volta in chiave più psicologica ma anche molto poetica e serissima. Senza paura di criticare a voce alta quelle pratiche mediche che, con la loro banalizzazione, sono cresciute a detrimento del corpo e delle emozioni delle madri. Madri che a loro volta arrivano al parto -di conseguenza- infantilizzate e spaventate, \”senza strumenti affettivi per permettere che il parto sia un vero passaggio dell\’anima\”.
\”Parlare di parto nella nostra società significa parlare di maltrattamento della donna e disumanizzazione.\”
Ma quelle della Gutman non sono solo pagine di critica: sono pagine che offrono molte chiavi e ispirazioni perché ogni singolo lettore possa concedersi di trovare la sua via per interrompere quel circolo vizioso cupo che nutre Ombre e paure dietro i pianti dei bambini.
\”Ogni bambino è un\’opportunità di crescita personale per la madre.\”
Quando parla di puerperio, di mamma e bambino in fusione, dietro ogni parola si legge la profondità dell\’esperienza, non solo degli studi. E soprattutto quella passione per il rispetto per mamme e bambini tanto urgente e necessario.
La parola chiave è Pazienza, che è la scienza della pace.
IL PARTO POSITIVO CONSIGLIA: Laura Gutman, Maternità, tra estasi e inquietudine, TerraNuova Edizioni 2011 (2008)
Questo post partecipa ai Venerdì del libro di Homemademma.