Ci sono libri che ti accarezzano la pelle come una mano amica e come un brivido. Sono quei libri capaci di dare vita a storie e personaggi che portano il lettore ben oltre la trama. Oggi vi parliamo proprio di uno di questi libri, nato dalla penna e dalla matita magiche di Stefano Turconi e Teresa Radice: una coppia nella vita e nel lavoro, che sospettiamo uniti da qualcosa di davvero straordinario. Deve esserci per forza un Amore grande dietro chi ha pensato, scritto e disegnato Non stancarti di andare.
Non stancarti di andare è un graphic novel delicato e profondo. La storia di un\’Attesa che è in realtà molte attese. L\’attesa di un ritorno, l\’attesa di un bambino, l\’attesa di molte risposte.
Attendere: infinito del verbo amare.
Come ognuno di noi, Iris e Ismail sono un minuscolo punto di Universo in cui si concentra la storia dell\’umanità. Ma gli autori hanno la straordinaria capacità di renderla davvero visibile e tangibile questa grandezza che sta sotto e dietro ogni singolo e che ogni singola nascita riaccende e rinnova.
La trama parte dal mondo minuscolo di una singola coppia, di una singola vita che inizia, che con grande intelligenza diventano una lente da cui guardare l\’infinito della storia umana e del mondo intero.
Fremo di commozione se mi soffermo a pensare che sono stata degna di \’traslocarti\’ da lassù a quaggiù. Tutti e tre ci affido, minuscola meraviglia. Non so bene a chi, a cosa: forse semplicemente al grembo umido dell\’Universo che ci ha pensati e voluti in questo preciso spaziotempo, grumi di cellule prodigiosamente sottratti al caos.
Nella storia dei personaggi di Turconi e Radice intravediamo gli strati della storia umana: una sterminata antichità di lotte contro il Male e ricerca di Amore e di Senso. Sullo sfondo di Iris e Ismail, nell\’Odissea inaspettata di quest\’uomo che ancora non si sa padre, catapultato in una fuga inaspettata e senza documenti, c\’è la guerra in Siria, la fuga dei rifugiati, il buco nero del Mediterraneo e l\’approdo dei centri di accoglienza di Lampedusa. In primo piano le vicende dei personaggi: fatte di ostinati gesti di speranza e bellezza, di amicizia leale e amore grande. Di dolori e emozioni che si inseguono e che i disegni sanno catturare con la precisione di mille parole.
In primo piano, quello schierarsi quotidianamente dalla parte del Bene che è poi l\’unico vero baluardo contro l\’Oscurità. La delicatezza dei disegni, l\’intelligenza dei tratti, la profondità delle parole: ogni pagina è un\’acrobazia perfetta sulla corda tesa tra la leggerezza e l\’insostenibile sfida del vivere.
Troverai la tua strada, il tuo passo, la tua quotidianità. Ma porta nel cuore la certezza che mamma e papà hanno fermamente creduto la cosa più sana del mondo crescere malati di fantasia, la cosa più vera del mondo vivere proiettati dentro i sogni.
Ok, Turconi una tavola l\’ha toppata: ha disegnato Iris che partorisce in quella posizione ginecologica che si cerca disperatamente di estirpare all\’immaginario collettivo, ma lo perdoniamo: in fondo è solo un uomo e il resto del libro un gioiello.
Senza inutile retorica, Non stancarti di andare è un invito per ognuno, rinnovato con grazia e intelligenza: a continuare, sempre e comunque, nella direzione del Bene, sentendoci davvero parte di un mondo dove ogni singolo granello buono contribuisce a un equilibrio sempre da trovare. E tutta la retorica di cui è intrisa questa frase, nel libro si stempera magicamente in un vivere possibile, reale e urgente.
Preparare un Parto Positivo è sempre anche un interrogarsi su questo mondo nel quale mettiamo i nostri figli. E su come, un passo dopo l\’altro, sia possibile, per noi e i nostri figli, non stancarsi di andare.
Non temere piccolino/a. Quando sarà il momento, arriva pure tranquillo/a, sapremo come farti sentire a casa: il paradiso da cui provieni si trova anche su questa terra.
IL PARTO POSITIVO CONSIGLIA: Teresa Radice e Stefano Turconi, Non stancarti di andare, BAO Publishing 2017
Questo post partecipa ai Venerdì del libro di Homemademma.