I consigli del neuroscienziato sul sonno, il riso e altri miracoli

Introduciamo oggi #freshfromthelab, la nostra nuova rubrica che vi porta le ultimissime notizie sulla scienza dello sviluppo, direttamente dal Centre for Brain and Cognitive Development, di cui Silvia è membro onorario.

Ogni martedì, il Centre for Brain and Cognitive Development (ovvero Centro per lo Sviluppo Cerebrale e Cognitivo), Birkbeck, University of London, si riunisce per fare il punto sulle novità dei suoi scienziati.  Sempre presenti sono alcuni grandi nomi della psicologia dello sviluppo come Mark Johnson (il capo del dipartimento di psicologia all\’Università Cambridge), Denis Mareschal (il direttore del CBCD), Fred Dick (direttore del centro per il Neuroimaging Birkbeck/UCL) e una vera folla di cervelli eccezionali: tutti al lavoro per scoprire come si sviluppa il cervello dei bambini, tutti convinti che questo sia il modo migliore per comprendere la mente umana e contrubuire al benessere di grandi e piccini.

Da Dicembre 2017 anche la nostra Silvia é stata invitata, per raccontare ai genitori quello che accade nei laboratori ancora prima che i relativi articoli raggiungano le riviste specializzate. Perché alla fine a cosa serve tanta scienza se i Piccoli in Via di Sviluppo non ne possono trarre beneficio? Martedì scorso era il turno del Dr Caspar Addyman, il nostro amato scienziato dai capelli multicolori, che ha presentato la sua ricerca sul sonno e il riso dei bambini. Le implicazioni per i genitori sono chiare e precise, fondate su dati e facili da mettere in pratica.

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Caspar ha chiesto a più di 200 genitori brasiliani di tenere un diario per 10 giorni, annotando le ore di sonno e il numero di risvegli,  il numero di pasti notturni e di cambi del pannolino per ogni notte, l\’umidita del pannolino al risveglio, il grado di felicità e energia del bambino al risveglio.

Caspar ha poi condotto diverse analisi statistiche dai nomi esotici per arrivare alle seguenti conclusioni:

  1. I bambini dormoni più a lungo se vanno a dormire presto.
  2. Più il bambino dorme, più è probabile che si svegli felice.
  3. Per le mamme quello che conta non sono le ore di sonno ma il numero di risvegli.
  4. Pannolini più assorbenti permettono alla felicità del bambino di aumentare con l\’aumento di ore di sonno. (E a questo punto ci sembra doveroso precisare che questo studio è stato finanziato da un\’ azienda di pannolini -che a IPP non versa un penny-. Non vediamo l\’ora di potervi riportare gli studi sponsorizzati da aziende che ci fanno sognare anche eticamente ma per ora questo c\’è.)

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E quindi per un genitore questo cosa significa?

  • Metti a letto il bambino presto. (Detto questo, la media in Brasile erano le 22. In uno studio successivo condotto in Gran Bretagna erano le 19. Ma resta il fatto che più vanno a letto prima più dormono.)
  • Un minor numero di risvegli (non quante ore hai dormito!) ti potrebbe aiutare a sentirti più felice e piena di energia al mattino (e qui sta ad ogni singola famiglia di capire come ridurre il numero di risvegli: dalla tetta al vento + co-sleeping, alla prevedibilità della routine, all\’ambiente tranquillo e non inquinato da rumori o luci, al portarsi il bambino a letto e fargli vedere che noi continuiamo a dormire… ce n\’è per tutti i gusti).
  • Usa pannolini molto assorbenti (ovviamente lo sponsor di questo studio ci consiglierà i suoi, ma a noi nessuno impedisce di trovarne di migliori).

Dopo averci parlato del sonno (noi ne avevamo parlato anche qui), Caspar ha raccontato anche del suo progetto sul riso dei bambini. Da anni ormai il suo chiodo fisso è di capire che cosa faccia ridere i nostri piccoli… Il suo punto di vista: \”Per far ridere i bambini bisogna prenderli sul serio.\”

Dopo centinaia di interazioni con le sue adorabili cavie, lo scienziato non ha dubbi: il top della risata per i bambini è il gioco del Cucù! E la sua spiegazone è semplice: è il gioco che facilita l\’interazione e il contatto più di ogni altro. Quando facciamo Cucù ad un bambino, lo guardiamo dritto negli occhi, ci adattiamo al suo ritmo, lo sorprendiamo e ridiamo insieme. È l\’interazione umana a far ridere i bambini. E, come diciamo sempre, un bambino che ride non è soltanto (e basterebbe!) un bambino felice. È anche un bambino che impara.

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Sulla base di queste e altre osservazioni, Caspar, in collaborazione con la Prof. Lauren Stewart, ha preparato una bella canzone, scientificamente disegnata per fare ridere i piccoli… e pure i grandi!

Se conosci un po\’ d\’inglese e hai 15 minuti a disposizione, non perderti il suo TED Talk sull\’argomento! Non imparerai solo un sacco di cose sul riso dei bambini, ma ti darà dei meravigliosi spunti di riflessione sullo sviluppo in generale e, in fondo in fondo, sulla mente umana.

Passando dalla poesia, alla meditazione e alla musica, Caspar accende in noi la meraviglia per il cervello umano e per il suo sviluppo. Non usa mezzi termini: è un miracolo. E se a dirlo è un neuroscienziato, deve proprio essere vero.

 

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