Abbiamo circa 5.000 specie di mammiferi sulla Terra,
e le donne sarebbero le uniche, fra i mammiferi, a non saper partorire?
Ina May Gaskin
Siamo abituati a concepire il parto come il dolore più atroce che un essere umano possa provare. E per molte troppe di noi l\’esperienza ha confermato questa convinzione. Bene. |
Anzi male.
Malissimo.
Se sosteniamo che un dolore insostenibile sia parte integrante della nascita dei cuccioli d\’uomo, dobbiamo sostenere anche che l\’utero sia l\’unico organo su cui il Casuale Ammasso di Atomi che abbiamo già nominato ha toppato clamorosamente. L\’unico.
E non solo all\’interno del nostro corpo (tutto il resto sembra costruito con una certa efficienza). Di tutti gli oltre 5.000 animali che non fanno le uova, noi saremmo gli unici, sostanzialmente, costruiti male. Gli unici.
Noi che non ci siamo estinti nonostante la scarsa fornitura di zanne e artigli.
Noi che siamo arrivati a infestare il pianeta con oltre 6 miliardi di esemplari.
Se il nostro corpo è davvero quel povero inetto che la nostra concezione tradizionale del parto ci ha inculcato, come abbiamo potuto cavarcela? La ragione dite? La scienza medica? Entrambe sono troppo recenti per prendersi il merito del nostro straordinario successo evolutivo.
E se invece davvero anche noi fossimo programmati come i gorilla e i cavalli per partorire in modo sano, salvo e pure sostenibile nella maggioranza dei casi, non sarebbe più logico, oltre che più bello?
Se è vero che le contrazioni sono un dolore atroce e assolutamente necessario allora deve essere anche vero che:
– L\’Ammasso Casuale di Atomi non è sadico con topi, elefanti e leoni marini. Con gli esseri umani invece sì.
– Nessuna funzione fisiologica del corpo umano è dolorosa, a meno che non sia disfunzionale, disturbata o malata. Tranne il parto.
– Nessun muscolo del corpo umano prova dolore quando sia sottoposto a uno sforzo commisurato alla sua funzione. Tranne l\’utero.
Il parto e l\’utero: due minuscoli dettagli così poco centrali nella sopravvivenza di una specie…? Costruiti così male?
Continuate a seguirci, un pezzettino alla volta