I suoni che ascolta nella pancia?
Tu stai facendo un essere umano dal nulla, che già è una cosa incredibile. E lui a sua volta sta facendo un sacco di cose lì dentro.
Fermati un attimo a pensarci veramente. Te lo immagini?
C\’è una creatura minuscola, che sente tramite la pelle da quando aveva 7 settimane: conosce e riconosce il caldo, umido e vischioso dell\’ambiente che la circonda. E a un certo punto, in questo silenzio liquido, nel buio, la raggiunge una cosa incredibile e nuova: un suono. Un. Suono. Il primo suono. Non sa neanche di avere delle orecchie… e già sente.
Accade intorno alla 20 settimana: il tuo bambino ha iniziato a sentire. E a questo punto, non solo ha orecchie per ascoltare: sta anche sviluppando un tipo di memoria sensoriale che, quando sarà nato, gli permetterà di riconoscere i suoni che ha sentito in utero. Si sta preparando a quello che troverà fuori.
Oggi pensiamo a 3 delle cose meravigliose che fa con questi suoni che ascolta.
1) Impara la tua lingua. Tanto che appena nato già piange con un accento.
Ci è dato di volta il cervello? I neonati piangono con un accento? Proprio così! Se ne sono accorti degli studiosi tedeschi (Mampe et al., 2009), che hanno analizzato e comparato il pianto di neonati in diverse parti del mondo scoprendo differenze costanti nel pianto dei bambini appena nati: ad esempio, quelli francesi piangono con un suono che si muove verso l\’alto e quelli tedeschi verso il basso!
È già lì dentro, in quel buio che non è più silenzioso, che il tuo bambino si prepara a comunicare con te. Quando si dice lingua-madre…si dice molto più di quanto si pensi!
2) Ascolta la tua voce. Dall\’interno.
Tante voci arrivano al tuo bambino ogni giorno, ma una sola è quella che torna sempre. Ed è l\’unica che arriva dall\’interno. Il tuo bambino è l\’unico al mondo, insieme ai suoi fratellini ovviamente, ad aver ascoltato la tua voce da dentro.
A un giorno di vita saprà mostrare una chiara preferenza per la tua voce, che per tutto il resto della vita sarà connessa al rilascio di ossitocina. E dal 2016 (Abrams et al.) sappiamo anche che la voce della mamma, per tutta la vita, stimola aree del cervello ben aldilà di quelle deputate solo all\’udito: stimola aree deputate alle emozioni e quelle legate alle informazioni su di sé.
Praticamente d\’ora in poi, ogni volta che parli fai una magia.
3) Ascolta i suoni con le tue emozioni. Non è una cosa da poco: vuol dire che ascolta i suoni con le sue orecchie, ma la reazione a ciò che sente avviene attraverso i tuoi ormoni: quindi le tue emozioni.
I vostri organismi sono così strettamente connessi che quando insieme sentite (ognuno con le sue orecchie) una voce che a te piace tanto -quella del suo papà o della sua nonna ad esempio-, quella voce inizia a piacere anche a lui.
Perché ogni emozione ha un corrispettivo chimico, e quello…lo provate insieme! Sta imparando associazioni che resteranno con lui. Voci che ami, musiche che ti fanno stare bene, saranno voci che lui ama e musiche che fanno stare bene anche lui. E saprà riconoscerle.
Per una cosa che si troverà nel nostro libro (in uscita il 10 Novembre 2017) abbiamo preparato per voi una colonna sonora, una playlist su Spotify: I miei quattro trimestri.
Abbiamo raccolto (non senza fatica, dato che siamo molto amiche ma non ci eravamo mai accorte di quanto diversi fossero i nostri gusti musicali…!) alcune musiche e canzoni che ci piace dedicare a tutti i bambini non ancora nati, che da dentro le pance delle loro mamme tendono le orecchie al mondo fuori. Perché sappiano che li aspetta un mondo pieno di bellezza.
E siano pronti a cercarla, riconoscerla e crearla quando sarà il momento. E per ricordarvi che la musica che ascoltate ora sarà sempre lì, per riportare voi e i vostri bambini nel magico tempo in cui eravate uno.
Per ognuna di voi amiche, che con ogni parola che pronunciate e che ascoltate preparate i vostri figli al mondo.